11 e 25 gennaio 2024: Iniziativa in collaborazione con la Libreria “La Ghiringhella” un’attività di formazione rivolta agli adulti, ma che necessariamente ricade sui nostri figli più piccoli.

Il titolo scelto per questa iniziativa “Me lo Leggi? Adulti che leggono ai bambini…” sembra rispondere ad un invito che ci viene rivolto dai nostri figli e nipoti, invito che ci deve necessariamente porre in un atteggiamento di ascolto e di osservazione di questi nostri piccoli per entrare nel loro mondo e creare e rendere solidi quei legami affettivi ed emotivi che consentono di porre le basi per un interesse vero e sincero alla loro educazione.

L’apparente semplice gesto della lettura di un racconto, di una storia, in realtà è davvero molto di più… e da esso “passano” tante cose…

Le relatrici dei due incontri – Dott.ssa Fabrizia Alliora – Dott.ssa Cristina Bianchi e Dott.ssa Marta Sangiorgio ci hanno accompagnato nella riflessione sul tema della lettura ad alta voce, ai piccoli della prima infanzia e ai bambini della scuola primaria.

Molte sono state le considerazioni, i suggerimenti e gli spunti per ulteriori approfondimenti.

Desideriamo condividere i contenuti e i passaggi delle loro relazioni che ci sono apparsi più significativi, così da coinvolgere maggiormente genitori, nonni, educatori, insegnanti nella bella e piacevole esperienza della lettura ad alta voce ai nostri bambini.

Le storie di oggi o le fiabe magiche di ieri e di sempre, sono un tesoro perché racchiudono il segreto per farsi ascoltare.

Il punto fondamentale non sta innanzitutto nella comprensione ma è nella trama affettiva che si stabilisce con il narratore, perché non è nel testo narrato, come nel gioco giocato, ma nello spessore affettivo ed emozionale fra chi gioca o racconta che vive e si attiva un movimento trasformativo delle fantasie del bambino.

Per questo chi racconta storie si rende prezioso custode dell’immaginario infantile e leggere è un atto d’amore verso il bambino, è un atto di gentilezza che favorisce una vita migliore, pensieri più vasti, scalda il cuore, scalda la mente.

Un libro allarga il campo dei pensieri, della riflessione, sollecita nuove domande, nuove curiosità, stimola a conoscere il mondo che ci circonda.

Abituare oggi i bambini ai libri è anche abituarli a una forma di pensiero più analitica, laddove ormai, nella società di oggi le conoscenze ai bambini, ai giovani, si offrono prevalentemente per sintesi (spot, pubblicità, video..) tanto che i bambini apprendono prevalentemente per sintesi.

L’incontro col mondo dei libri non può che avvenire, per un bambino piccolo, attraverso il rapporto con un adulto. 

Questo non é dovuto semplicemente al fatto che lui non sa leggere…l’adulto che legge non é un lettore vocale, é una persona che, attraverso la lettura, comunica innanzitutto sé, la sua sensibilità, il suo modo di vedere il mondo….

Quando una mamma legge al suo bambino avviene innanzitutto un’esperienza di bene, dá spazio, cioè, all’accadere di un rapporto che accoglie tutto l’essere del bambino: costruisce il suo pensiero, accende e contiene le sue emozioni, guida il suo ragionare, alimenta il suo pensiero.

Un bambino che vive questa esperienza è un bambino che si sente preferito, perciò amato. 

Leggere ai bambini non é un semplice riempitivo del loro tempo, leggere é costruire e essere costruiti.

Oggi tanti bambini di 3, 4, 5 anni sanno contare in inglese, sono addestrati a conoscere l’alfabeto, imparano a scrivere già le lettere, i numeri…ma hanno poca esperienza di quelle dimensioni che riguardano la totalità della loro persona: del linguaggio, del loro corpo, delle loro emozioni…magari sono bambini che hanno immagazzinato tante informazioni, ma che spesso non sanno gestire le loro emozioni. I libri, i testi, le favole, le storie sono come una mappa su cui camminare, per crescere. Essi mettono in comune l’esperienza della vita, affrontano temi universali, i temi dell’uomo (amicizia, speranza, felicità, paura, timore, pace ….), pur nella differenza di culture in cui nascono.

Oggi troviamo la letteratura che informa, la letteratura che diverte e intrattiene e la letteratura che trasmette, occorre cercare e proporre quella letteratura che NARRA, che racconta di una avventura, di un cammino, di una crescita, di un cambiamento e quindi descrive e spiega, dà una ipotesi di realizzazione positiva e le fiabe sono universali in questo senso. 

Vale la pena fermarsi e compiere un atto d’amore verso i propri bambini e leggere con loro e a loro? 

Certamente sì! Per tutto quanto abbiamo appreso in queste serate di formazione, perché leggere è incontrare la lingua, è costruire una relazione, è incontrare la vita di altri, è scoprire il significato della vita che ci sostiene. 

Per questo leggere è un incontro quotidiano di cui, anche noi adulti, come i nostri ragazzi di oggi, non possiamo fare a meno.

Presso la Libreria La Ghiringhella è allestito un apposito scaffale dove si possono trovare libri consigliati per la lettura ad alta voce e non solo, per le fasce d’età della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Vi invitiamo a visitarlo!